Reportage da Lucca 2013 - parte 2

Quel giorno di Audace follia in cui incontrammo Elvis Costello...



















Lucca. Era il 2 novembre duemilaetredici. Eravamo io (Rolando), Grullino e Tirami.
Giuppo, invece, era alla disperata ricerca di Angelo Stano (ma questa è un'altra, esaltante storia...). 
Eravamo in fila perché Tirami era stato obbligato da Giuppo a farsi autografare la sua copia sgaglioffa di "V per Vendetta" da nientepopodimenoche il più grande appassionato di vino annacquato e di taralli spissiditi che abbia mai messo piede sul sacro suolo lucchesse: Mr. David Lloyd!!!
Mentre si aspettava che arrivasse il nostro turno (fila veloce, eh! Noi Audaci/Fallaci abbiam la Golden...taaaaaaaaaaaaaaack!), Tirami e Grullino mi chiesero di scattargli qualche foto in pose, ehm..., indicibili per "rendere omaggio" al di-vino David!

Osservate bene l'uomo in camicia bianca in secondo piano....

Fu così che, mentre riprendevo i due imbecilli, mi ritrovai nell'obiettivo - così, quasi per caso - uno splendido volto di Tex che stava prendendo vita su un foglio di carta...
Staccai gli occhi dalla macchinetta (ciofeca lenta e capace di inimmaginabile sfocatezza...!) e mi avvicinai a quei due volti: quello di Tex che veniva delineandosi sempre di più e quello dell'autore di cotanta magnificenza.
Dalle mie pregresse letture bonelliane (ah, quanti ricordi meravigliosi!) riconobbi immediatamente il tratto, la gentilezza dei lineamenti e la leggiadria del segno: quindi mi emozionai. Era lui! Doveva essere per forza lui! 
Eppure, avvicinandomi, lessi il nome su un brutto foglietto di carta: c'era scritto qualcosa come Luca Azzone (ma anche no! Magari c'erano scarabocchi)... quindi non era lui, uno dei miei miti dylaniati, lì, di fronte a me! Sigh! Sob! Tristezz! Lacrimar! Sofferenz!
Un tizio al quanto gentile allo stand della Nicola Pesce Editore mi chiese il motivo di tanta tristezza, e io gli risposi che credevo di aver a un palmo di distanza il mitico, unico, inimitabile... Elvis Costello! No, no, scherzo: Bruno Brindisi... e quello mi fa:
"Ma vedi che quello E' Bruno Brindisi!" 


E' lui!
E io: 
"Ma sul biglietto c'è scritto IVA ZANICCHI!"
E lui:
"Eh, SACRILEGIOOOOOOOO! VUOL DIRE CHE TU NON CONOSCI IL VOLTO DI BRUNO BRINDISIIIIIIIIIIIIII??!?!?!?!?!?! Ohmioddioaiutatemi madonnmiaiut...." disse, collassando per terra! 
Un rigolo di sangue gli usciva dal naso. Era morto, così. Lo ricorderemo sempre. Ma il suo sacrificio non fu vano, perché grazie alla sua conferma potemmo molestare il povero Brindisi.

Appena il tempo di far sparire il cadavere (ancora caldo) del martire dello stand della Nicola Pesce che cercai di chiamare il Sommo Giuppo per comunicargli la buona novella: Bruno Brindisi a portata di molestia senza l'ombra di una seppur minima fila! Credetemi! Prima di riuscire a chiamare il Sommo al cellulare (chi è stato almeno una volta in quel di Lucca nei giorni del Lucca Comics sa che è più facile fare sesso con Sailor Moon in carne - quanta! - e ossa che riuscire a fare una chiamata da cellulare!!!) mi venne in mente che con me non avevo nulla del maestro Brindisi da farmi autografare/dedicare...
"Grosso problema", pensai! Ma non ebbi neanche il tempo di dolermene più di tanto, che mi apparve il Sommo Giuppo in tutta la sua sudatissima magnificenza! Lui è il Sommo, signori! Dovreste saperlo, se bazzicate le folli pagine audaci! Il Sommo sa tutto! Infatti non feci neanche in tempo a comunicargli la notiziona che: 
"Rolandoooooooooo! Ma hai visto chi è quello?!?!?!?", urlò indicando il maestro e puntandogli la sua manona aperta a sei millimetri dal naso. 
E io: "Eh, sì sì!!! Ti stavo proprio chiamando per dirti che sto davanti a...." 
"Ma è Elvis Costelloooooooo, il disegnatore di Dylan Dog sin dai tempi de Il male!!!!" (ovviamente non disse così, ma per brevità di cronaca lo riportiamo in tal modo!).
A questo punto, è stato il maestro a intervenire: "Uagliu' a tenet qualche cos da farv autografa' ?! Io qua sto! Ci a tenet scbrigatv che qua alle sette e quart chiudono tutt, al norde!"; al che noi, all'unisono: "Maestro, in realtà siamo sprovvisti di sue opere al momento!" e lui, in modo molto amichevole: "E che v pozz fà?! Accattatavill e turnate! Fascite 'mbress a mbress, eh?!"

Allora, se foste stati presenti avreste visto due razzi partire dallo stand della Nicola Pesce e dirigersi verso lo stand delle vendite degli albi usati e arretrati. Fu così che in una frazione di secondo ci eravamo procurati una quarantina di albi disegnati da Brindisi e tornammo a farci autografare anche le mutande dal maestro Brindisi... Avevamo "Quando cadono le stelle" e "Peter Palp!", "Nebbia" e l'ultimo numero di "Cioè", "Ascensore per l'Inferno" e "Pluto contro Groucho - edizione deluxe", "Il numero duecento" e "Cinquecento sfumature di Dylan".

L'audacità di un autore come il grande Bruno Brindisi è incredibile!

Scherzi ed esagerazioni a parte, un uomo gentile e disponibile come Bruno Brindisi sarà difficile incontrarlo nuovamente: simpatia, professionalità (Giuppo potrebbe raccontarvi un aneddoto sulla dedica per suo fratello "Guido" che è da annali della comicità!!!) e umanità ai livelli più alti...

Uno degli incontri più emozionanti di tutta Lucca Comics 2013! Grazie Bruno (cioè, volevo dire, Elvis)!

RolandoVeloci























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