ADAM WILD #13

Adam, Amina e il Conte nella prima parte di una storia ricca di fascino e intrighi!



Adam Wild è arrivato al traguardo del primo anno di vita editoriale facendoci vivere numerose ed entusiasmanti avventure nel cuore pulsante dell’Africa ottocentesca, quella ancora tutta da scoprire e, purtroppo, da conquistare e depauperare.
Alla fine del primo ciclo di storie, i nostri protagonisti si sono spostati nel vecchio continente, l’Europa, e per la precisione a Londra, dove ha sede la Royal Geographical Society.

 

Da parte audace era tanta l’attesa per vedere Amina, la splendida principessa Bantu, muoversi in un contesto a lei sconosciuto, quello della grande metropoli inglese, appunto. Ma era altrettanto forte la curiosità di scoprire come si sarebbe comportato il buon vecchio Adam, da troppo tempo assente dalla buona società la quale, gli piaccia o meno, è la principale finanziatrice dei suoi viaggi. E per ultimo, ma primo in simpatia e stile, finalmente dovevamo goderci il nostro amatissimo conte Narciso: vederlo muoversi come un pesce nell’acqua, finalmente nel suo habitat naturale, sempre elegantissimo, tra cene, ricevimenti, scarrozzate e passeggiate!
Ma se in Africa i nostri amici si sono trovati a dover affrontare situazioni pericolosissime, scontrandosi con uomini malvagi e brutali (da schiavisti senza scrupoli a capi villaggio corrotti), lottando contro bestie affamate e incattivite dall’uomo, combattendo contro spiriti primordiali e fantasmi psichici, la loro esperienza londinese non si presenta di certo come una vacanza tranquilla!
 
Fin dalle prime pagine vediamo oscure figure tramare nell’ombra contro Adam, contro la sua fidanzata (la quale ci mette del suo – complice il suo carattere indomabile!) e contro chi, almeno in apparenza, sembra essere amico dell’esploratore scozzese (ci riferiamo al professor Webster, il quale dirige la società geografica di sua maestà come meglio può).
Si rifà viva la velenosissima lady Gertrude Winter, spietata burattinaia di uomini e bestie; vengono introdotti gli inquietanti membri di una famiglia aristocratica – il vecchio mr. Manning e i suo figli, l’iracondo e frustrato Norman e Suzanne, annoiata bambola di porcellana senza cuore e senza cervello –, mr. Benson, giornalista disposto a tutto pur di fare uno scoop e Brewster, fotografo imbroglione e ricattatore…
Una fauna umana decisamente più pericolosa di tutti gli animali della savana messi insieme, non c’è che dire! Ma il buon Adam saprà come tenerli a bada, di questo siamo certi.
 
Prima di concludere, un paio di considerazioni ulteriori. Molto piacevole – e che sa di romanzo! – la trovata di Manfredi di dividere questo primo albo in capitoli. Ce ne sono tre: Nella giungla metropolitana, che dà il titolo all’albo, Complotti e Scandalo. L’altra considerazione è relativa all’autore dei disegni di questa storia dal gusto vittoriano: Darko Perovic. Non c’è dubbio alcuno sul talento dell’artista serbo come disegnatore: dettagliati i suoi interni, suggestivi i suoi esterni, espressivi i suoi primipiani così come le scene ricche di personaggi. Permangono invece e trovano conferma, secondo il nostro modestissimo parere, i suoi limiti come copertinista. Alle sue copertine sembra sempre mancare qualcosa: in questo caso sono il movimento e il pathos a sembrare completamente assenti. Le figure risultano statiche come statue e non riescono a trasmettere la benché minima vitalità: è vero che né Adam né Amina sono contenti di stare a Londra, però…!
Detto questo, non ci resta che farvi sapere che attendiamo con ansia il numero 14, Incedio allo zoo, in edicola dal 5 novembre, per sapere come Manfredi riuscirà a mettere insieme i numerosissimi fili narrativi lasciati sospesi a decantare nel barile della nostra curiosità!

RolandoVeloci


ADAM WILD: “Nella giungla metropolitana” 
NUMERO: 13
DATA: ottobre 2015
SERGIO BONELLI EDITORE

SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Gianfranco Manfredi
DISEGNI, CHINE E COPERTINA: Darko Perovic

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